BASCO

Storia del Basco: da copricapo rivoluzionario ad accessorio Bohemmiene

Il basco nero, considerato il copricapo rivoluzionario per eccellenza, si è sicuramente guadagnato un posto nel guardaroba dei simboli del ‘900.

     

Di panno sfornito di falde e visiera, solitamente in lana o in feltro, questo famoso berretto fu utilizzato per la prima volta dai contadini dei Paesi Baschi, regione da cui, in italiano, ha preso il nome.

E’ indossato sia dai guerriglieri dell’ETA, sia dalle forze di sicurezza basche.

Durante la guerra civile spagnola (1936-1939) il basco blu fu indossato dai volontari anarchici italiani partiti in aiuto dei combattenti antifranchisti.

 

       

Attualmente è in uso presso la quasi totalità degli eserciti regolamentari.

Il colore caratterizza le varie unità con anche un fregio identificativo.

La praticità di utilizzo e l’economicità della sua produzione hanno contribuito alla sua larghissima diffusione nell’ambiente militare.

 

     

 

La classica immagine di Che Guevara, col basco di colore nero ornato con la stella d' oro della bandiera cubana, è la fotografia più diffusa al mondo.

Il famosissimo primo piano fu scattato da Alberto Korda, che immortalava un Che concentrato e assorto mentre partecipava al funerale delle vittime del sabotaggio della nave francese "La Coubre". (http://www.venceremos.it/guevara/korda.htm ). L’uso estremamente commerciale dell’immagine non era però stato previsto dal fotografo cubano. Poco prima della sua morte, fu purtroppo costretto ad iniziare una battaglia legale contro un'agenzia pubblicitaria britannica che aveva usato la sua foto del "Che" per la pubblicità della vodka "Smirnoff".

 

     

Nonostante spesso associato ad un’immagine virile e aggressiva, perché indossato da militari e rivoluzionari in azione, all’inizio del ‘900 il basco viene adottato dagli artisti bohemienne, come il pittore Pablo Picasso, diventando l’accessorio indispensabile per il loro stile anticonvenzionale.

Nel 1920 entra in gran voga in tutta Europa ed è il cappello irrinunciabile delle donne più alla moda, arricchito da ornamenti, fiori, fiocchi e penne.

 

   

Portato lateralmente, il basco viene rilanciato dalla bellissima Fayne Dunaway nel film “Bonnie and Clyde”, capolavoro del cinema hollywoodiano degli anni ’70.

Considerato inizialmente solo un semplice gangster movie, viene poi rivalutato per i suoi riferimenti al ribellismo dell’America di quegli anni.

Oltre ad offrire una analisi dei rapporti interpersonali con un approfondimento psicologico mai visto prima, questo magnifico film ha rappresentato un’ispirazione irrinunciabile per la moda dell’epoca: “dopo che il basco si posò sul capo biondo della Dunaway quel cappello non fu più lo stesso”. (http://www.cineforme.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1153&Itemid=33)

 

Indossato da molti giovani, la moda se ne impossessa facendolo sfilare in passerella e cambiandolo e modificandolo nei tessuti e nelle forme, impreziosito da perle, pietre ed altro.

Viene oggi riprodotto dalle più grandi griffe,  da  Missoni, Chanel, a Dolce e Gabbana.

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